lunedì 14 ottobre 2013

Spopolano le unghie decorate: ne potrebbe beneficiare anche l'industria del vetro



 Puo' un boccetta di smalto far bene all'industria italiana del vetro? A quanto pare si. La nail art, quella che quest'autunno colorerà le unghie di nero pece e rosso bordeaux in un trend punk molto dark, contribuirà a rasserenare (a dispetto della tendenza “cupa”) la salute del comparto. 
Franco Grisan, presidente della Zignago Vetro Spa e del CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) che ieri era presente all'inaugurazione a Supino (Frosinone) dello stabilimento più grande d'Italia per il riciclo del vetro, ha confermato come per effetto della moda e delle nuove tecnologie, il settore stia vivendo una fase di sviluppo inaspettato. «Il boom dei disegni sulle unghie ha creato una domanda crescente di flaconcini per gli smalti e accessori, sia sul mercato interno che all'estero, tanto che per queste particolari forniture abbiamo registrato una crescita in un anno nell'ordine del 4%, con punte del 6%. In controtendenza col piattume del mercato alimentare».
I dati Assovetro lo confermano: l'industria nazionale del vetro nel 2012 ha visto scendere del 4,8%, la produzione dei contenitori dedicati agli alimentari. Flessione che invece si è fermata al meno 3,3% per quella dei flaconcini usati in cosmetica e in farmaceutica. C'è da dire anche che il settore ha un tasso del riciclo del vetro al 71%, quindi ogni 10 bottiglie di vetro prodotte, 7 sono realizzate con rottame. Secondo Grisan «questa è una scommessa per il futuro», pur ammettendo che per il settore della profumeria il discorso riciclo non vale perché la qualità estetica richiesta è altissima.

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